INTELLIGENZA ESISTENZIALE

O SULLA SAPIENZA

Il passaggio alla struttura personale è caratterizzato dal conseguimento del centro, della posizione dalla quale il soggetto psichico può ergersi a persona libera.

Edith Stein

Ormai da molto tempo la scienza afferma- giustamente- che esistono varie forme d’intelligenza.

Nel corso degli anni si è passati infatti dal considerare l’intelligenza solo come espressione delle abilità speculative e logico-matematiche ad ampliare lo spettro della sua presenza.

Ecco allora che sono nati i concetti d’intelligenza cinestetica, pratica, emotiva, sociale etc.

Sono dei costrutti molto affascinanti che dimostrano la varietà e l’estrema potenzialità presente negli esseri umani e permettono anche d’allargare lo sguardo offrendo un antropologia e una pedagogia più raffinata: una persona intelligente non è solo quel qualcuno che sa tante cose o che processa dati velocemente e accuratamente ma anche, e forse specialmente, qualcuno che sa entrare in sintonia con gli altri, che sa compatire e che è in grado di creare contatti sani e creativi.

Tra le varie forme d’intelligenza, dal latino intus + legere (leggere dentro) possiamo trovare quella che abitualmente definisco intelligenza esistenziale.

E’ un abilità di sintesi sulla propria vita, spesso a partire dalle proprie sofferenze.

Sono persone che hanno superato dure prove, che hanno rischiato, che hanno visto il limite proprio o di chi è a loro vicino e che così hanno sviluppato una sapienza di base nella loro personalità che può essere chiamata intelligenza esistenziale.

Hanno guardato, e spesso era inevitabile farlo, dove altri avrebbero distolto lo sguardo.

Hanno sentito e percepito emozioni anche scomode.

Hanno compreso il limite del sopportabile dovendolo superare.

E non si sono piegati a posizioni stabilmente aggressive.

Non sono rimasti nel conflitto con la vita.

Non sono diventati invidiosi.

Hanno guardato al loro dolore e hanno cercato – riuscendoci – di sanare le loro ferite, o quelle che avevano ereditato dal loro ambiente.

Questo insieme di caratteristiche ha generato l’intelligenza esistenziale, la sapienza.

Questo permette loro d’avere un atteggiamento più profondo e paziente.

Sanno aspettare, vedono oltre l’apparire dei comportamenti e delle cose e dinanzi ai loro errori hanno la capacità di riconoscere la loro responsabilità di voler porre rimedio, per quanto possibile.

Persone risolte, che avendo lavorato sulla propria interiorità trovano un equilibrio dinamico con la vita.

Non giudicanti ma capaci d’attirare a sé persone simili e non vampiri emozionali.

Affascinanti per la capacità d’intuire e d’andare oltre al banale.

Amanti del bello e del buono.

L’intelligenza esistenziale – o sapienza -è una risposta, uno stile con cui vivere e un energia che sa diffondersi.

BIBLIOGRAFIA

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